Lorena Silvia Sambruna ci regala con "Una Vita da Assorbente" un’opera che, già dal titolo, promette di rompere gli schemi e lo fa con brillante ironia e una profonda riflessione sulla condizione umana. L’assorbente, eroe silenzioso e spesso dimenticato, diventa il simbolo di resilienza e adattabilità, capace di affrontare situazioni critiche senza mai perdere il proprio “posto”.
L’autrice adotta un approccio narrativo unico, trasformando un oggetto del quotidiano in un protagonista ricco di personalità e introspezione. Attraverso aneddoti spassosi, personificazioni stravaganti e osservazioni acute, Lorena offre al lettore un viaggio esilarante e illuminante. La metafora dell’assorbente diventa il filo conduttore per esplorare temi universali come la vulnerabilità, il cambiamento e la capacità di “assorbire”, non solo ciò che la vita ci presenta, ma anche emozioni, dolori e gioie.
L’autrice adotta un approccio narrativo unico, trasformando un oggetto del quotidiano in un protagonista ricco di personalità e introspezione. Attraverso aneddoti spassosi, personificazioni stravaganti e osservazioni acute, Lorena offre al lettore un viaggio esilarante e illuminante. La metafora dell’assorbente diventa il filo conduttore per esplorare temi universali come la vulnerabilità, il cambiamento e la capacità di “assorbire”, non solo ciò che la vita ci presenta, ma anche emozioni, dolori e gioie.
Il libro si distingue per il suo tono ironico e leggero, che permette di affrontare argomenti complessi come la fragilità emotiva, le sfide della quotidianità e persino i cambiamenti legati alla menopausa, con una prospettiva che non lascia spazio alla banalità. Ogni pagina è una sorpresa: dall’introduzione umoristica, dove l’assorbente si racconta con autoironia, fino alle riflessioni più intime che toccano il cuore.
Tra i momenti più memorabili, spiccano i dialoghi tra assorbenti di diverse tipologie, come il massiccio Maxi e l’elegante Ultra, che danno vita a una sorta di commedia degli oggetti. Ma non mancano le parentesi toccanti, come il racconto dell’esperienza personale dell’autrice con la malattia, affrontata con un’incredibile forza interiore e una dose di ironia che è diventata parte integrante del suo percorso di guarigione.
Lorena riesce a mescolare sapientemente l’umorismo e la riflessione, creando un equilibrio che conquista il lettore. Ogni capitolo si legge con un sorriso e, allo stesso tempo, stimola una riflessione più profonda. La scrittura è scorrevole, ricca di giochi di parole e battute che strappano risate autentiche, ma sempre con un fondo di verità che invita a guardare oltre la superficie.
Un altro punto di forza di "Una Vita da Assorbente" è la sua inclusività. Pur partendo da un oggetto tipicamente associato al mondo femminile, il libro si rivolge a tutti, uomini e donne, giovani e meno giovani, grazie alla sua capacità di raccontare esperienze universali con uno sguardo ironico e mai giudicante. L’autrice ci ricorda che, in fondo, tutti abbiamo vissuto giornate da “assorbente”: nascoste, indispensabili e a volte trascurate.
In sintesi, "Una Vita da Assorbente" è più di un libro: è un invito a ridere di noi stessi e delle situazioni quotidiane, a trovare la forza nella vulnerabilità e a scoprire che anche un semplice assorbente può insegnarci lezioni di vita. Lorena Silvia Sambruna ha creato un’opera originale, divertente e profondamente umana, che merita di essere letta e condivisa. Consigliato a chi cerca una prospettiva fresca, ironica e al contempo illuminante sulla complessità della vita. Una lettura che resta nel cuore e nel sorriso.
PREFAZIONE
“Una vita da assorbente” vuol raccontare una storia diversa, dare voce a ciò che generalmente rimane nell’ombra.
La vita scorre attraverso momenti intensi, fatti di emozioni, pensieri, lotte e silenzi. “Una vita da assorbente” nasce come una riflessione audace e intima, un viaggio che si snoda tra il personale e l’universale. Il titolo invita anche a una lettura nuova, a uno sguardo ironico e allo stesso tempo profondo su ciò che spesso è nascosto, taciuto, considerato banale o trascurabile. È un invito a guardare oltre la superficie. L’assorbente diventa una metafora della condizione umana, delle sfide invisibili che milioni di persone affrontano ogni giorno, di quei piccoli gesti e rituali che spesso passano inosservati, ma che in realtà definiscono l’esperienza di vita. Nella sua apparente banalità, esso racconta storie di vulnerabilità, forza, intimità e cambiamento. Attraverso queste pagine, l’autrice invita a riflettere su ciò che viene ‘assorbito’ da ognuno di noi: esperienze, dolori, gioie e perdite.
È un racconto di resilienza, di resistenza e di trasformazione. Come un assorbente, la vita ci fa capire di trattenere ciò che conta davvero e a lasciare andare il resto, rinnovandoci continuamente. “Una vita da assorbente” non è solo un libro per donne, è una riflessione universale sulla vita, sulle dinamiche che ci plasmano, e sulla capacità di ridere di noi stessi, delle nostre abitudini, dei nostri ruoli e delle nostre esperienze, che talvolta ci sembrano scontate. È un inno alla complessità del quotidiano, un’ode a chi, silenziosamente, vive e sopravvive, assorbendo tutto ciò che la vita ha da offrire, con ironia, saggezza e una dose di leggerezza.
Buona lettura
Susanna Messaggio
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