Ecco a voi Lorena Silvia Sambruna
"Sono una persona creativa, amo la poesia, la bellezza e l'ironia per me sono rivelazioni e antidoti contro il tedio della vita. L’ironia colora di magia il nostro essere e il nostro esistere. La bellezza è elevazione dello spirito, è il piacere che irrompe nella nostra anima, è soprattutto estasi. L’umanità ha bisogno di bellezza, di belle emozioni. Il cammino nella bellezza non deve fermarsi mai.
Il mio mantra quotidiano, la mia filosofia è: ridere sempre, sdrammatizzare! Ho fatto mia la frase di Fryderyk Chopin: “Chi non ride mai non è una persona seria”. Viaggio con la mente ma anche con gli aerei, treni e macchine, mi piace conoscere luoghi, persone e come diceva Omar Khayyam, La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte. Mi piace cucinare anzi inventare pietanze sperimentare, valorizzare il cibo nel piatto rendendolo un "quadro". Mi piace la moda, aprendo il mio guardaroba, abbino, sperimento, noi siamo anche ciò che indossiamo. Ricordiamoci sempre che "La moda passa, lo stile è eterno.” - Yves Saint Laurent"
Lorena Silvia Sambruna
"La scrittura, per me, è un percorso nella verità, si è “nudi” davanti al foglio bianco, la penna ferma i pensieri che scorrono. Scrivere è liberazione, è condivisione, è quello che rimarrà di noi. La scrittura è eterna. La scintilla è scoccata viaggiando, in varie città d’Italia, ho trovato la vera ispirazione. Tanti luoghi ed incontri sono stati fondamentali per me."
Lorena Silvia Sambruna
Chi è Lorena scrittrice?
Lorena Silvia Sambruna esordisce come scrittrice nel 2014 con il libro Amiche del cactus, edizioni Golem, scritto insieme a Diletta Dalla Casa, con la prefazione della giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi e recensione del maestro Pupi Avati. Il libro è stato presentato sia nel 2014 che e nel 2015 al Salone Internazionale del libro di Torino.
Ecco cosa succede dopo l'esordio:
È autrice del libro di poesie "Un bel posto si chiama poesia" (edizioni Kubera), prefazione della giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi, introduzione di Mirella Marabese Pinketts. Fascetta di presentazione di Catena Fiorello Galeano e copertina di Ivano Parolini.
Dal 2022, è inserita tra gli “Autori in permanenza al Centro Leonardo da Vinci Art Expo Milano”.
È autrice, insieme a Lorenzo Pugliese del libro Doppio verso, (edizioni D'Idee) poesie serie e poesie ironiche. Prefazione della giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi. Le fascette di presentazione sono di Enrico Beruschi e del cantautore Franco Fasano, copertine di Fabrizio Bixio Braghieri.
Le opere di Lorena
Eravamo quattro amiche al bar come cantava Gino Paoli, ma i suoi erano amici. Abbiamo trasformato il bar in un salotto, ogni giorno alla medesima ora, davanti a un caffè, per riflettere e ridere dei piccoli e grandi temi della vita. Ed è nato Amiche del cactus un libro comico, ironico e pieno di saggezza popolare semiseria.
Il bar diventa la sede della “piccola comunità" estremamente unita innanzitutto dall’amicizia, poi dalla scrittura.
La vita bussa alle porte e si fa sentire, mostrando il suo lato migliore e quello peggiore. Ma affrontarla insieme, tra una barzelletta colorita e una confidenza, è più bello, stimolante e coraggioso... E il romanzo nasce spontaneo, sfaccettato e schietto. L'arte del “cazzeggio” inteso nel senso più nobile del termine: lasciar scorrere i propri pensieri e riflettere, sorridere.
Non è semplicemente un titolo ma un vero e proprio inno, un mantra rigenerante per il nostro occhio interiore, così inaridito dall’orrore che da tempo il mondo presenta a tutti noi in formato virulento e invisibile. La mia prima poesia è stata scritta a inizio pandemia, sospesi. Siamo sospesi, siamo anime schiacciate. Nel libro ci sono delle opere di Carlos Prieto, come ad accompagnare i suoni dei versi con le linee tracciate dai movimenti dell’anima. Scrittura e disegno si fondono insieme. È questa l'idea di non solo leggere ma anche 'guardare" la poesia. Le poesie sono anche riflessioni sul momento particolare che stiamo vivendo, ma anche sul generale sentimento del tempo, della vita, su quelle «radici profonde, rami intrecciati, foglie come coperte» che preparano un nido nei nostri cuori,
diventando un’onda che coinvolge, consola chi legge: e chi legge inevitabilmente riflette e si rasserena «strappiamo parti di cielo per donare spiragli di luce». E vi dico «Siate».
Una raccolta di poesie per scoprire il lato serio e quello ironico della vita. Realizzato con Lorenzo Pugliese. Bellezza, leggerezza e poesia suonano come fossero formule magiche, ci appaiono alla pari di un’oasi nel deserto, ci aiutano a vivere meglio. Anzi: sono l’essenza della vita stessa.
Ne abbiamo bisogno, dobbiamo rivestirci d'azzurro, di sole, perché vivere è ora. Nell’attimo c’è la vita.
Il libro non è "solo" intessuto di poesia: infatti, nel libro, ci sono vignette, di Marco Fusi, per accompagnare alcuni versi ironici.
"Doppio verso, è il titolo, non a caso. La forma particolarmente innovativa: l’idea del libro ribaltabile, che si può leggere in modo speculare e parallelo, si mostra affascinante. Siamo nella dimensione della poesia assoluta. Le liriche di Lorena Sambruna rivelano, ancora una volta, una profondità estrema, una sintesi che si esprime attraverso le parole e le metafore. E poi ci sono le altre poesie, quelle di Pugliese, che fanno da contraltare ironico, l’altra metà del cielo, «Deve sapere che abbiamo tutti come tre corde d'orologio in testa. La seria, la civile, la pazza...», e questo è Pirandello."
Prefazione di Alessandra Comazzi
È autrice del libro umoristico scritto (e disegnato) con Marco Fusi, con la partecipazione dello psicologo Matteo Merigo.
Le frasi che avvolgono il libro sono state realizzate da Ivan Cattaneo,
Nel mondo della sessualità le risate si sprecano. L'obiettivo quindi è di attrarre con battute più o meno simpatiche chi legge, ma dare anche informazioni importanti, serie.
Sicuramente leggerete battute a doppio senso, sempliciotte o banali, ma anche arguzie che toccano con la loro semplicità, anche l'intellettuale che decide di farsi una risata o di riflettere.
Semplice, non significa banale. Semplice significa rendere tutto più scorrevole, piacevole e senza sovrastrutture mentali che possano interferire con la naturalezza delle cose.
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