Daniel Filoni con il suo “In vino Haiku” compie una doppia trasposizione:
riesce a ricollocare il genere poetico in un paesaggio ad esso completamente estraneo. E questo è stato già fatto, l’haiku è diventato ormai una forma di espressione poetica adottata da molti poeti occidentali, anche in virtù del suo meccanismo a scatto in cui l’ultimo verso riserva la rivelazione inattesa*.
Adotta l’haiku per il mondo del vino e della sua ritualità, e qui sta l’originalità di Daniel, che sono stati trapiantati in un contesto latinoamericano: nei suoi componimenti soffia il vento delle pampas e all’orizzonte torreggiano le Ande, mentre volteggia solitario il condor.
Per approfondimenti potete collegarvi al link https://litkicks.com/OnWesternHaiku/
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