Felice Soldano
Felice Soldano, nato a Corato (Bari) il 6 giugno 1966, dopo la laurea in economia e commercio, intraprende gli studi in Scienze Politiche.
Nel 1992 inizia a svolgere attività di ricerca.
Nel 1996 pubblica “Felicità ed economia del benessere”; nel 2016 “demistificazione e Utopia”; nel 2024 “Riconversione alla società post-materialistica della pubblica felicità”. Attualmente è uno scrittore-ricercatore indipendente.
INTERVISTA ALL'AUTORE
Cosa ti ha spinto a scrivere questo saggio?
Quello che mi ha dato la spinta più forte a scrivere questo saggio non è solo la responsabilità verso la natura, verso le future generazioni, ma l’amore per i nostri figli, in primis i miei, che non potranno progettare il proprio avvenire e comunque, condannati ad una condizione di vita inferiore a quella dei padri, per la prima volta nella storia.
L’ umanità è, inesorabilmente, di fronte alla scelta epocale più determinante della storia. E’ la prima volta, da quando l’uomo ha fatto la sua comparsa sulla terra, che possiamo immaginare un futuro in cui la lotta continua per la soddisfazione dei bisogni materiali potrà finalmente cessare o, invece, ricominciare da dove è cominciata o ,addirittura, temere la scomparsa della vita stessa, almeno così come la conosciamo.
O ci si unisce per edificare una eco economia e società post-materialistica sostenibile o si rimane con quella attuale ecologicamente insostenibile sino al tracollo!
Non è possibile alcuna soluzione compromissoria! Si deve scegliere urgentemente! Dalla scelta dipenderà il destino del pianeta e dell’umanità intera!
Qual è l’argomento principale del tuo saggio?
L’argomento principale del mio saggio è un’epocale riconversione ad una eco-economia e società post-materialistica della pubblica felicità.
Il progetto, dunque, di costruire un’eco economia e società sana per gente sana e felice. Una vera eco-economia e società post-materialistica, quindi, in armonia con la natura e con l’uomo stesso; una eco-economia e società che crei le condizioni che permettano all’ uomo di coltivarsi nella sua multiforme ricchezza e fiorire finalmente nel finis ultimus, il summum bonum della sua vita: la felicità.
Perché hai scelto questo tema?
<< Il futuro dipende da cosa facciamo nel presente>> diceva Gandhi. Il futuro, oggi, appare un’utopia se non si realizzerà l’utopia di un radicale cambiamento: una riconversione.
Nell’evoluzione ad un nuovo modello post-materialistico è assolutamente necessaria una riconversione in cui le strutture produttive continueranno la produzione, non già solo per la crescita economica ma con altri fini e per altri fini.
Quali sono le idee o le tesi principali che sostieni nel libro?
La crescita infinita dell’economia di mercato condurrà inesorabilmente alla catastrofe.
Le economie industriali e postindustriali non possono continuare ad avere un rapporto predatorio, di rapace sfruttamento con la natura, farne scempio, a devastare l’ambiente, considerandolo solo un deposito per i propri rifiuti.
Non si può dare credito ad un’economia a debito della natura e della società. Un modello economico che fa pagare immani costi alla natura, alla società e ,soprattutto, alle future generazioni, non può non avere, nel cosiddetto lungo periodo, un esito nefasto.
Un nuovo modello post-materialistico, quindi, di decrescita del pseudo bisogno materiale e di crescita della qualità della vita, nell’espansione dei bisogni immateriali, in cui l’economia e la società si ristrutturi in una nuova dimensione.
C’è un messaggio o una lezione che speri i lettori colgano dal tuo lavoro?
La mia speranza più grande è che i lettori del mio lavoro contribuiscano a mettere in pratica il progetto, presentato in questo saggio, trasformato in proposte che costituiscano l’ubi consistam per poter sollevare il mondo, poterlo convertire mutatis mutandis e conservare per prossime generazioni.
Così come, nella rivoluzione copernicana, il riconoscere che la terra non è al centro del sistema solare determinò un progresso nel campo dell’astronomia, della fisica e delle scienze affini, così il constatare che l’economia non è al centro del mondo creerà le condizioni per sostenere il progresso economico e migliorare le condizioni umane.
Si dovrà edificare una futura eco economia e società post-materialistica che cerchi la qualità della vita e non solo la quantità, la crescita dell’uomo e non della sola economia, aumentando il F.I.L.(felicità interna lorda) e non solo il P.I.L.(prodotto interno lordo).
SAGGIO FINALISTA PREMIO NABOKOV 2023
RICONVERSIONE ALLA
SOCIETÀ POST-MATERIALISTICA DELLA PUBBLICA FELICITÀ
(Sinossi)
In questo saggio si affrontano importantissime tematiche drammaticamente attuali che potrebbero divenire tragicamente future se non si invertisse il corso delle ultime nefaste tendenze.
Con rigore scientifico, con profondità di pensiero ma con un linguaggio estremamente accessibile, scorrevole, fluido e fruibile da molti, si dimostra, in questo lavoro, come non si ha bisogno di una crescita, solo ed esclusivamente, economica ma di cambiamenti radicali di portata epocale. Dunque, sono improcrastinabili, oltre che imprescindibili, grandi progetti di una grande rinascita, in una grandiosa ricostruzione, un vero e proprio nuovo rinascimento, con delle operazioni di ingegneria ambientale, economica, sociale, culturale, filosofica e morale, indicate estesamente in questo saggio, in un vero e proprio trattato sulla felicità, oggetto della seconda parte di questo libro, che favoriscano il passaggio ad una vera sana eco economia e società più felice che salvaguardi l’ambiente e che faccia crescere finalmente l’uomo e non solo l’economia, che alimenti oltre al P.I.L. il F.I.L. (felicità interna lorda).
Un progetto utopico, questo, che deve essere il futuro, altrimenti non ci sarà futuro.
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