Alessandro Maiucchi
Alessandro Maiucchi nasce a Roma nel 1966, sposato, due figli. Diplomato in Ragioneria e membro del Mensa Italia.
Lettore vorace, il suo scrittore preferito è Stephen King.
Come autore, pubblica con, Traccediverse, il romanzo Orchidea (2005) e, con Arduino Sacco Editore, la Trilogia Orizzontale formata dai romanzi Ossa (2011), Snuff (2011) e Marionette (2012).
L’ultimo romanzo pubblicato è Ombre dal futuro (2021), con Porto Seguro Editore, che ha permesso di raggingere diversi traguardi, quali:
Finalista narrativa Thriller al Concorso letterario Argentario 2022
Premio speciale giuria Narrativa - Premio letterario Casentino 2022
Finalista narrativa Noi - Premio Nabokov 2023
INTERVISTA ALL'AUTORE
Cosa ti ha spinto a scrivere questo romanzo?
Il mio amore per le sfide. Volevo immaginare come poteva diventare l'Italia all'indomani di tre riforme di cui si parla da decenni, quindi l'ho ambientato dieci anni nel futuro: non è fantascienza ma una distopia a breve termine, perfettamente credibile se ci si ferma a riflettere sulla società italiana di oggi.
Qual è stato il personaggio più difficile da sviluppare?
Antonino, il segretario e braccio destro dell'imperatore Claudio. E' una sorta di Grima Vermilinguo di tolkeniana memoria, ma più crudele e potente dello stesso imperatore, perchè è l'unica persona che non lo fa mettere sulla difensiva. Dovevo riuscire a "superare a destra" Claudio, e non era un'impresa facile.
Hai lasciato spazi per un possibile sequel?
Il romanzo nasce come sequel del romanzo che avevo appena concluso quando l'ho iniziato (ma che era ambientato nel tempo presente, quindi lo sto riadattando al futuro prossimo) e so già che ci sarà un sequel, che ho già iniziato a scrivere. La potenza dell'intero progetto, a mio avviso, è la possibilità di scrivere spin off per ognuno dei personaggi principali, perché ognuno di loro ha un mondo che gli ruota intorno.
Hai fatto ricerche particolari per scrivere questo libro?
Moltissime, dalla documentazione sull'Antica Roma (con Storia di Roma di Indro Montanelli, del 1950 eppure molto attuale, e altri saggi divulgativi) a quella sulle logge deviate, sulle mafie, sulle bande etniche, sui grandi felini e mille altri argomenti che troverete all'interno del romanzo.
Qual è stata la reazione del pubblico finora?
Solitamente ci sono due tipi di reazioni: quelli che si perdono dietro ai molti personaggi (ma sono molti meno di Harry Potter o de Il signore degli anelli, che magari hanno letto senza problemi) perché purtroppo ormai la lettura deve combattere contro l'onnipresente smartphone che ci distrae, oppure quelli conquistati da questo incredibile viaggio in un futuro angosciante in cui non sapevano di voler vivere. Qualcuno addirittura lo ha riletto poche settimane dopo la prima volta, scoprendo nuovi livelli di comprensione che glielo hanno fatto apprezzare ancora di più...
ROMANZO FINALISTA PREMIO NABOKOV 2023
(Quarta di copertina)
Ho iniziato a scrivere Ombre dal futuro nel 2010 e l’ho aggiornato periodicamente, spostando l’ambientazione dal 2020 all’attuale 2031. La realtà si sta avvicinando a grandi passi alla trama del romanzo, anche se sembrava impossibile, ma per fortuna la gran parte di questa storia appartiene ancora al futuro prossimo.
Ho iniziato immaginando due membri dei servizi segreti, di quella zona d’ombra chiamata “doppio stato” (quella dei misteri italiani, per capirci, da Moro alla P2 e al resto), che vorrebbero vedere di nuovo l’Italia al centro del mondo e preparano un piano a lungo termine, all’indomani degli attentati del 1992 che loro hanno vissuto da giovani servitori dello Stato.
Tramite la loggia segreta a cui appartengono, punto di incontro tra criminalità organizzata e potere economico, danno vita al progetto Nuova Italia, un movimento politico che sembra la novità che gli italiani aspettano da sempre ma in realtà è l’interfaccia pubblica della loggia. Una loggia ispirata all’Impero Romano, momento di massimo splendore della penisola, e al suo senato dove chi pagava più tasse comandava: negli anni antecedenti al 2031 ne fanno parte i rappresentanti delle famiglie della criminalità organizzata e quelli della grande e media industria italiana, finalmente contenti di pagare al fisco quanto devono.
L’innovazione e le riforme hanno portato alla legalizzazione di prostituzione, droga e gioco d’azzardo (in centinaia di centri polifunzionali che incassano milioni di euro ogni settimana, attirando turisti da tutto il mondo), e al loro sfruttamento a forte contenuto tecnologico, insieme alla riapertura di un nuovo Colosseo, e di altri due anfiteatri che vengono inaugurati proprio nel 2031 in cui è ambientata la storia.
Con le mafie al potere, i “cattivi” sono i criminali non allineati, uniti ne La tela nera, la holding del crimine di cui esse facevano parte fino all’avvento dell’Impero nel decennio precedente.
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